“Sei sedie, sei scatole, sei Anime, tutta un’esistenza racchiusa in una anonima scatola di cartone. Uno studente universitario vittima di abusi dai giovani fascisti che sogna il teatro, un’impiegata dell’ufficio postale con il cuore spezzato, un medico che sacrifica se stesso per i suoi cari, una madre con i suoi bambini privati dell’infanzia, una ragazzina che sogna il primo bacio sui versi di Jacques Prévert, una giornalista che entra nella Resistenza per fare la differenza e aiutare i suoi simili. Sono loro i protagonisti di Nèfesh, sono loro le Anime che attraverso le loro storie di ordinaria quotidianità, in un collage di gesti e di abitudini, riti che segnano il passaggio dei giorni, rivelano l’orrore delle vite cancellate dall’Olocausto”.
Silvia Lorusso