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Le Muse Orfane

Associazione Teatrale Culturale

Un fiume che nel suo scorrere lambisce sponde in cui risuonano lingue diverse non si racconta in una sola lingua. Lungo il corso del Tagliamento si mescolano acque di affluenti diversi, acque che bisbigliano il carnico, il friulano, il veneto, l’italiano; alla fine è un grosso fiume che porta in sé culture e linguaggi differenti» Carlo Tolazzi Lingua d’acqua che taglia in due la terra friulana, lingua di ghiaia che segna il confine tra chi le sta di qua e chi le sta di là, lingua che si parla sulle sue sponde, “di ca e di là da l’aga”, lingua che non ha certo sonorità liquide, ma offre un lato ruvido, netto, a tratti tagliente.

Da queste suggestioni nasce Lenghe di glerie, terzo appuntamento della rassegna teatrale Antiche Dimore che andrà in scena sabato 30 luglio al Castello di Ragogna alle ore 18.00, con Caterina Di Fant, Lucia Linda, Valentina Rivelli, musiche originali dal vivo di Marzio Tomada, consulenza registica di Nicoletta Oscuro e linguistica di Carlo Tolazzi; in scena illustrazioni di Sara Colautti. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro della Sete, in italiano e friulano con musica dal vivo, realizzato con il contributo di ARLEF (Agjenzie Regjonal pe Lenghe Furlane), narra le storie di uomini e donne uniti e divisi dallo stesso fiume che produce varianti locali della stessa lingua.

Sulla scena prenderà vita chi, in epoche e in modi diversi, ha toccato le acque del Tagliamento: chi è nato sulle sue sponde, chi l’ha attraversato in zattera, chi l’ha temuto e quindi è fuggito, chi ha costruito ponti per arrivare dall’altra parte, chi ne ha provato nostalgia. A tratti emergeranno personaggi che bisticciano per la lingua, si intestardiscono sulla pronuncia, si divertono a difendere il proprio modo per chiamarlo.

La rassegna, nata da un’idea della direttrice artistica, Silvia Lorusso, autrice e regista di alcuni degli spettacoli in programma, si sviluppa attorno al tema dell’acqua ed è realizzata con il sostegno della Regione autonoma FVG, di "Io sono Friuli Venezia Giulia" e il contributo di Fondazione Friuli, con la collaborazione dei Comuni di Rive d’Arcano, Udine, Ragogna, Pordenone, Gorizia e San Pietro al Natisone e la partecipazione di Servi di Scena, Compagnia della Testa, Fierascena, Teatro della Sete.

Lo sguardo delle donne attraverso le piazze nelle pieghe del tempo Con Silvia Lorusso del Linz, Romano Vecchiet e Valentina Rivelli

Lo sguardo delle donne attraverso le piazze nelle pieghe del tempo Con Silvia Lorusso del Linz, Romano Vecchiet e Valentina Rivelli

C'è un modo di raccontare le piazze celebri ricorrendo alle pagine di romanzi storici come quelli scritti da Silvia Lorusso del Linz, che dialoga con Romano Vecchiet (letture di Valentina Rivelli). In "Giulia una donna tra due Papi" appare per esempio Giulia Farnese, in un ritratto inedito di figura femminile al centro di intrighi e trame di potere. E lei con il suo sguardo coglie il fascino dei luoghi e le pieghe del tempo.

Appuntamento con il Festival "La Notte dei Lettori" venerdì 10 giugno ore 20 all'Università degli Studi di Udine con l’autrice e regista Silvia Lorusso Del Linz per: "Lo sguardo delle donne attraverso le piazze nelle pieghe del tempo".

Intervista a cura del Professore Romano Vecchiet, letture: Valentina Rivelli

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