Etty Hillesum, lrène Némirovsky, Edith Stein a cura di Silvia Lorusso Del Linz, letture di Francesca Varsori
L'incontro, a cura della scrittrice e regista Silvia Lorusso Del Linz si snoda attraverso le vicende e le parole di queste tre grandi figure di donna il cui Intelletto e la cui penna sono stati inghiottiti nella voragine dell'Olocausto.
Etty Hillesum, nata nel 1914 in Olanda da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, morì ad Auschwitz nel 1943. Ha lasciato un diario intenso e intimo, denso di riflessioni, scritto durante il periodo della deportazione.
Irène Némirovsky, nata a Kiev da famiglia ebraica nel 1903, venne deportata prima a Pithivier e poi ad Auschwitz, dove morì nel 1942. Suoi romanzi più significativi sono "I cani e i lupi" e "Suite francese".
Edith Stein nacque a Breslavia, l'odierna Wroclaw, da un’antica famiglia ebraica, il 12 ottobre 1891. Morì ad Auschwitz nel 1942. Studiosa di filosofia, si interessò a diverse discipline, grazie ad una cultura vasta e articolata. Convertitasi al cattolicesimo, nel 1933 entrò nel Carmelo, prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Beatificata come martire della fede, fu canonizzata nel 1988 da Giovanni paolo II.
Donne sorrette dalla fede e da una grande forza interiore che sono giunte fino a noi attraverso la testimonianza degli scritti che ci hanno lasciato, facendone fluire l'anima e il pensiero insieme all'inchiostro con cui hanno vergato i loro fogli.
lunedì 27 gennaio alle 18 "Le Filosofe della Memoria"