a cura di Silvia Lorusso Del Linz, con letture di Caterina Comingio
L’iniziativa rientra nel programma della XIX Edizione della Rassegna “Ascoltare leggere crescere” – incontri con l’editoria religiosa, in collaborazione con il Comune di Pordenone, Associazione Le Muse Orfane APS e Associazione "Il Castello" di Torre APS.
“Accostarsi alla vita e al pensiero di questa figura straordinaria è un viaggio complesso, intenso ed emozionante – sottolinea la scrittrice e regista –.pieno di rivelazioni. Sono affascinata dall’attualità dei temi che Edith Stein, filosofa di origine ebraica, mistica, santificata nel 1998 da Papa Giovanni Paolo II, e Patrona d’Europa, ha affrontato e portato alla luce nei suoi scritti e nel suo percorso di vita, tra cui la passione per la verità che rappresentava il centro della sua vita e del suo pensiero”.
Ancora oggi Edith Stein è ricordata come esempio contro ogni forma di intolleranza e persecuzione ideologica.
Edith Stein era nata in Breslavia, una città della Polonia all’epoca tedesca, il 12 ottobre 1891, in una famiglia ebrea di commercianti di legname. La perdita del padre segnò la sua infanzia e la madre costituì il punto focale nell’educazione di Stein che per tutta la vita si sarebbe battuta per i diritti delle donne e in particolare per il diritto al voto. Sin da bambina si distinse per essere una studentessa precoce, un’allieva brillante, leggeva molto, soprattutto testi storici e filosofici. Edith decise di intraprendere la carriera accademica, sfidando le convenzioni dell’epoca che volevano le donne relegate alla sfera domestica. All’università di Bretislava era l’unica donna in classi esclusivamente maschili, ma non desistette; anzi, decise che si sarebbe distinta per farsi valere. Affascinata dagli studi filosofici di Husserl, decise di proseguire gli studi presso l’università di Gottinga: avrebbe avuto proprio Edmund Husserl come relatore, nel 1913, per la sua tesi sull’empatia e si laureò maxima cum laude.
Si convertì al cattolicesimo accostandosi all’autobiografia Santa Teresa d’Avila, e nel 1934 entrò nel Monastero del Carmelo di Echt con il nome di Teresa Benedetta della Croce.
Fu uccisa in una camera a gas ad Auschwitz 9 agosto 1942.
La vita di Edith Stein è stata segnata da sfide e persecuzioni, ma lei non ha mai rinunciato alla sua ricerca di verità. Questo ti può dare forza e motivazione a perseverare nel tuo impegno, anche quando le circostanze sembrano ostili o la verità appare scomoda.